L'ottava tappa della Vuelta vinta con una fuga solitaria dal russo Sergei Lagutin segna il ritorno sulla ribalta in grande stile di Nairo Quintana:il portacolori della Movistar infatti attacca nel finale e distanzia i diretti concorrenti alla vittoria finale conquistando anche la maglia rossa che fino a ieri era vestita dal suo connazionale Atapuma.
Quintana sulle strade della Galizia guadagna 25" secondi su un redivivo Contador e circa mezzo minuto su Chris Froome ed il compagno di squadra Valverde che logicamente tiene il gioco al colombiano che cosi da un segnale molto importante in vista delle prossime due settimane di gara.
E' comunque uno strano corridore Quintana,capace di vincere ma anche di subire inaspettate debacle sempre e comunque distaccato dalla corsa;un comportamento molto poco latino e colombiano,quasi amorfo in certe occasioni da quello che gli avviene intorno;chi ricorda i grandi scalatori sudamericani del passato certamente fatica a raffrontare lui rispetto ad esempio a Lucho Herrera.
Ora vedremo se il fatto di aver conquistato la leadership cosi presto sarà per lui un peso oppure un'iniezione di fiducia per cercare di vincere la Vuelta e raddrizzare un 2016 davvero avaro di soddisfazioni per quello che era considerato l'avversario più pericoloso di Froome al Tour.
Quintana sulle strade della Galizia guadagna 25" secondi su un redivivo Contador e circa mezzo minuto su Chris Froome ed il compagno di squadra Valverde che logicamente tiene il gioco al colombiano che cosi da un segnale molto importante in vista delle prossime due settimane di gara.
E' comunque uno strano corridore Quintana,capace di vincere ma anche di subire inaspettate debacle sempre e comunque distaccato dalla corsa;un comportamento molto poco latino e colombiano,quasi amorfo in certe occasioni da quello che gli avviene intorno;chi ricorda i grandi scalatori sudamericani del passato certamente fatica a raffrontare lui rispetto ad esempio a Lucho Herrera.
Ora vedremo se il fatto di aver conquistato la leadership cosi presto sarà per lui un peso oppure un'iniezione di fiducia per cercare di vincere la Vuelta e raddrizzare un 2016 davvero avaro di soddisfazioni per quello che era considerato l'avversario più pericoloso di Froome al Tour.