lunedì 15 agosto 2016

Le "innovazioni" dell'Uci

Mentre si sta svolgendo il programma olimpico del ciclismo su pista,nella stanza dei bottoni Uci si stanno pianificando le prossime stagioni delò ciclismo internazionale che prevedono stando a quanto anticipato corse in ogni dove e come,seguendo una linea oramai divenuta un dogma in seno all'Unione ciclistica internazionale.
Come emerso dalla publicazione del calendario per l'anno venturo saranno sempre di più gli appuntamenti che andranno a sovrapporsi e ad intasare un calendario che specie da febbraio ad aprile prevede già una marea di corse a volte anche di dubbia qualità;e l'organismo internazionale invece di dirimere certe questioni magari armonizzando la stagione ci mette del suo per complicare ancor di più le cose.
Il presidente Cookson,sulla scia di quanto già fatto in precedenza da McQuaid sta portandoo avanti un'internalizzazione forzata,fatta di gare in posti sprduti dove alla fine conta solo aver i soldi di chi paga ciò più che l'attenzione del pubblico o la presenza di atleti locali.
Una politica questa che è ahimè comune a tutti gli sport che con la scusa di digffondere le varie attività altro non fanno che ingrassare i portafogli dei propri dirigenti a scapito della bontà di ciò che si offre alla paltea mondiale degli appassionati.

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