Arriva nel bel mezzo di questo caldo agosto la notizia che il tre volte campione del mondo a cronometro Tony Martin cambierà squadra passando dalla belga Etixx-QuickStep alla russa Katusha,formazione che deve reinventarsi dopo la notizia dell'abbandono delle gare da parte di Joachim Rodriguez,abbandono peraltro già avvenuto al termine della gara olimpica di Rio.
Il tedesco lascia cosi la formazione numero uno nelle corse in linea senza essere riuscito a compiere un'evoluzione della propria carriera:Martin rimane infatti un grandissimo corridore nelle prove contro il tempo ed un'eccellente uomo squadra quando serve fare la trenata in testa al gruppo,ma non è riuscito a diventare un'uomo in grado di imporsi anche in brevi corse a tappe oppure in classiche.
L'essere intruppato nella squadra belga piena di atleti adatti alle corse in linea ha in qualche modo tarpato le ali a Martin e se vogliamo la debacle subito nella crono olimpica rappresenta un pò la chiusura di una fase e l'inizio di una nuova nella sua vita di ciclista professionista.
Dovesse ritirarsi oggi diremmo che è stato un grandissimo cronoman e nulla più,nemmeno lontanamente paragonabile come spessore a Fabian Cancellara a cui spesso è stato accostato;a 31 anni dunque il tedesco deve decidere se tentare il grande salto magari puntando ad esempio alla Parigi-Roubaix,oppure rimanere soltanto la nuova locomotiva del gruppo dopo l'addio dell'elvetico,rinunciando però ad entrare tra i grandi della storia.
Il tedesco lascia cosi la formazione numero uno nelle corse in linea senza essere riuscito a compiere un'evoluzione della propria carriera:Martin rimane infatti un grandissimo corridore nelle prove contro il tempo ed un'eccellente uomo squadra quando serve fare la trenata in testa al gruppo,ma non è riuscito a diventare un'uomo in grado di imporsi anche in brevi corse a tappe oppure in classiche.
L'essere intruppato nella squadra belga piena di atleti adatti alle corse in linea ha in qualche modo tarpato le ali a Martin e se vogliamo la debacle subito nella crono olimpica rappresenta un pò la chiusura di una fase e l'inizio di una nuova nella sua vita di ciclista professionista.
Dovesse ritirarsi oggi diremmo che è stato un grandissimo cronoman e nulla più,nemmeno lontanamente paragonabile come spessore a Fabian Cancellara a cui spesso è stato accostato;a 31 anni dunque il tedesco deve decidere se tentare il grande salto magari puntando ad esempio alla Parigi-Roubaix,oppure rimanere soltanto la nuova locomotiva del gruppo dopo l'addio dell'elvetico,rinunciando però ad entrare tra i grandi della storia.
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