domenica 31 luglio 2016

Gilbert alla Etixx

E'notizia di questa settimana che l'ex campione del mondo ed ultimo signore delle Ardenne Philippe Gilbert tornerà a correre in Belgio con la maglia della Etixx-QuickStep:un ritorno in patria nella squadra rivale di quella che lo aveva lanciato nel grande ciclismo,ovvero la Lotto abbinata poi a vari marchi minori.
L'uomo di Reneauchamps lascia dunque la Bmc in cui ha conosciuto gioie e dolori,rendendo forse meno di quello che lo sponsor svizzero di affiliazione statunitense si aspettava:Gilbert infatti non è stato protagonista ne nella passata stagione ne in questa,facendo presagire di aver imboccato il viale del tramonto in modo precoce;sul vallone gravano anche problemi di ordine psicologico specie dopo quanto avvenuto in primavera durante un'allenamento in cui è stato aggredito assieme ad un compagno da un'automobilista.
Sarà da vedere come potrà coesistere in una squara che annovera già Alaphilippe e Daniel Martin per le corse di un giorno nelle Ardenne,anche se l'irlandese pare potersi trasformare in un'uomo da gare a tappe;sarà inoltre interessante verificare come e se il buon Gilbert saprà tornare ai fasti di un empo quando al via di una corsa in linea era di rigore tra i favoriti:un'etichetta che negli ultimi periodo gli è scivolata di dosso ma che il campione vallone vuole provare a ricucirsi sulla maglia.

La rivincita di Mollema

Si è corsa ieri la corsa in linea spagnola di maggior prestigio,ovvero la Clasica di San Sebastian e ad aggiudicarsela è stato l'olandese Bauke Mollema che cosi si rifà di tutta la sfortuna piovutagli addosso nelle ultime tappe del Tour de France quand'era secondo in classifica con buonissime possibilità di salire sul podio di Parigi.
Il corridore della Trek-Segafredo è stato abile a sfruttare l'attimo di indecisione seguito allo scollinamento sull'ultima salita di giornata per fare il vuoto in discesa ed arrivare solo sul traguardo;a nulla è servito l'inseguimento di Valverde,Rodriguesìz e Gallopin che non sono stati in grado di colmare il gap scavato da Mollema.
Sulla durissima rampa posta ad una decina di chilometri dall'arrivo ha provato a fare il vuoto Purito Rodriguez,ma si vede che le gambe del catalano non sono più quelle dei giorni migliori e cosi gli inseguitori sono riusciti a rientragli in scia quasi in vetta,guidati da un Valverde che al solito ha però avuto qualche timore nel prendere l'iniziativa e che poi è satto vitima del fatto che raggiungendo Mollema ed arrivando in volata lui sarebbe stato il super favorito.
Archiviata dunque la prova spagnola obiettivo puntato su Rio dove si assegnerà la medaglia d'oro della prova su strada ed in cui tra i favoriti figura anche il nostro Vincenzo Nibali:un in bocca al lupo agli azzurri.

sabato 30 luglio 2016

Quintana,il grande flop

Parlare di flop per un corridore che è giunto terzo al Tour de France può apparire blasfemia,eppure quello che ci si attendeva da Nairo Quintana era ben altro;il colombiamo veniva da tutti accreditato come il grande se non l'unico rivale di Chris Froome,ed invece la sua è stata sempre una corsa difensiva che alla fine lo ha portato al podio senza entusiasmare
Prima sui Pirenei e poi sulle Alpi ci si attendevano i suoi scatti per dare una scrollata alla corsa avendo oltretutto tutta la Movistar a sua disposizione,ed invece nulla di tutto ciò è avvenuto e l'unica volta in cui ha provato un timido attacco è rimbalzato indietro staccandosi poi dal gruppo dei migliori.
Quali siano state le cause di tali prestazioni è e sarà oggetto di dibattito ed approfondimento in casa Movistar nei mesi a venire,certo è che il modo del colombiano di approcciarsi alla grand boucle è sicuramente diverso rispetto a quello di tutti glia ltri big;Quintana infatti è solito rimanere un paio di mesi senza correre allenandosi in quota a casa sua,salvo poi disputare la Route du Sud nell'imminenza della corsa gialla saltando quindi Delfinato e Giro di Svizzera.
Starà ad un'uomo esperto come Eusebio Unzue che già guidò Indurain capire se si debba continuare su questa falsariga oppure non sia il caso di invertire la rotta per consentire a Quintana di esprimere al meglio tutto il suo potenziale nel mese di luglio.

venerdì 29 luglio 2016

Aru:Tour da apprendista

Doveva andare in Francia per fare esperienza e cosi è stato,anche se dopo le prime due settimane qualche legittima aspirazione di podio è venuta a tutti quanti vista la pochezza del parco partecipanti:Fabio Aru ha svolto il compito affidatogli fin quasi alla fine,peccando nell'ultima salita del percorso per via di una crisi di fame che l'ha mandato gambe all'aria.
Il sardo dell'Astana ha dovuto reggere il peso di essere di fatto il capitano unico della formazione kazaka dato che Vincenzo Nibali è uscito di classifica già ad inizio Tour nella tappa che attraversava il Massiccio Centrale:un compito non facile per un ragazzo che si presentava al via della corsa più seguita al mondo per la prima volta in vita sua.
Se dobbiamo fare un'appunto al portacolori dell'Astana ed ai suoi direttori sportivi è il fatto che appunto perchè doveva imparare si poteva trascurare la classifica generale puntando a qualche tappa adatta alle sue caratteristiche,in modo da poterlo vedere in azione più spesso e valutarne la reazione alle difficoltà.
Ora la sua tabella stagionale prevede la partecipazione ai Giochi di Rio al fianco dei compagni di squadra Nibali e Rosa:qui il sardo rientrerà nei ranghi dovendo assistere lo squalo,ma magari una sortita può sempre essere possibile.

mercoledì 27 luglio 2016

Bardet,finalmente alla ribalta

Dovevano essere gli uomini su cui la Francia puntava per questo Tour,lui e Pinot:ma mentre il capitano della Fdj è naufragato quasi subito tentando sporadiche sortite prima di ritirarsi alzando bandiera bianca,lui è arrivato fino al podio di Parigi;Romani Bardet ha vinto almeno questo round contro il suo eterno rivale Thibaut Pinot,piazzando la stoccata quando era il momento adatto.
In una grande boucle dall'andamento strano,in cui tutti stavano a ruota attendendo sempre la tappa successiva,lui ha saputo cogliere l'attimo propizio ed in un sol colpo ha scalato posizioni su posizioni garantendosi la passerella sul podio finale degli Champs Elysees,cosa che Pinot aveva già provato ma sul terzo gradino due anni fa.
Nel ciclismo di una volta si potrebbe dire che Bardet è maturo per tentare la scalata alla vittoria finale,ma purtroppo con le velocità di oggi e le salite poco pendenti che la Francia propone uno scalatore come lui sarà sempre sfavorito;potrebbe al contrario essere adattissimo ad un Giro d'Italia,ma ovviamente lasciare il Tour per un'anno o addirittura affrontare entrambi non è decisione di poco conto.
IL giovane francese potrà regalare in futuro tante gioie ed emozioni ai propri connazionali anche nelle corse di un giorno magari,mentre per le gare a tappe ed in particolare per il Tour si dovrà affidare al fato ed alla buona sorte purtroppo...

martedì 26 luglio 2016

Sagan,la star del Tour

Se c'è un corridore assurto al ruolo di star lungo tutte e tre le settimane della grande boucle quello è senza dubbio Peter Sagan;lo slovacco campione del mondo oltre alle 3 vittorie di tappa ed alla classifica a punti della maglia verde,ha monopolizzato l'attenzione generale per la sua continua presenza nelle fughe che hanno caratterizzato l'intera corsa francese.
E' stato un Sagan diverso e più completo quello che si è presentato al via da Mont Saint Michel,quasi che la maglia iridata  e la vittoria al Fiandre gli abbiano permesso di togliersi di dosso l'etichetta di corridore bravo soltanto nelle corse di secondo piano;un asso che ha saputo prendersi in qualche modo in carico una squadra ritrovatasi orfana di Alberto Contador dopo soltanto una settimana.
Ora il suo futuro probabilmente si chiamerà Bora Argon visto che la Tinkoff comunque chiuderà i battenti a fine stagione:una squadra che finalmente poggerà quasi interamente su di lui che ha dimostrato di essere un corridore capace di vincere delle fughe,su traguardi particolari e di essere in grado di rivaleggiare quasi alla pari con i migliori velocisti.
Tra le particolarità di Sagan è sempre da sottolineare il modo spontaneo con cui si pone di fronte a stampa e tifosi,molto diverso da quello standardizzato ed a volte ingessato che hanno molti protagonisti del ciclismo contemporaneo:un campione da presevare in un era di quasi robot.

lunedì 25 luglio 2016

3 volte Froome

Si è dunque conclusa anche l'edizione n°103 della Grand Boucle ed a vincere è stato ancora una volta lui,il keniano bianco Chris Froome:lo ha fatto senza spettacolari attacchi in montagna ma limitandosi a gestire la corsa con i propri compagni e guadagnando molto tempo nelle cronometro;per,assurdo l'azione più spettacolare del ciclista della Sky l'abbiamo vista non appena varcato il Peyresourde quando si è lanciato verso una folle discesa.
Dei molti che alla vigilia sbandieravano proclami bellicosi francamente non se ne è vista nemmeno l'ombra..l'unico che sicuramente avrebbe mantenuto fede a questi intenti è Alberto Contador,ma la caduta rimediata nella prima tappa ha poi compromesso il suo Tour in maniera definitiva.
Tra i bocciati nonostante il terzo gradino del podio c'è Nairo Quintana che pareva l'unico in grado di poter impensierire il britannico in montagna;invece il piccolo colombiano si è sempre mantenuto a ruota provando solo in alcune circostanze a metter il naso fuori,ma venendo prontamente respinto indietro da una condizione non certo ottimale in questo luglio.
Tra i rimandati sicuramente Thibaut Pinot che ha sprecato un'altra occasione per provare la grande impresa,Fabio Aru che è crollato sull'iultima salita alpina ed un Richie Porte che senza l'inconveniente della seconda tappa poteva aspirare a qualcosa di più;grande balzo in avanti invece per Romain Bardet al secondo gradino del podio e giudizio di stima per Nibali che forse avrebbe dovuto preparare l'appuntamento olimpico in altro modo.

domenica 24 luglio 2016

Tour:Sigillo di Greipel nel giorno di Froome

Va al tedesco Andrè Greipel l'ultima volata del Tour de France aul traguardo classico dei Campi Elisi a Parigi:con uno sprint davvero maestoso il rappresentante della Lotto-Soudal precede un mai domo Peter Sagan ed il norvegese Kristoff;essendo questo l'ultima frazione dopo l'arrivo si è celebrata la terza vitoria nella corsa gialla per il britannico Froome.
Come tutte le ultime tappe dei grandi giri che non siano cronometro,la corsa si è animata soltanto all'entrata nel circuito finale,mentre duante il percorso c'è stato spazio per brindare e celebrare l'impresa di Froome scorato da tutti i suoi compagni del Team Sky che per l'occasione hanno sostituito gli inserti azzurri delle maglie con quelli gialli.
I giri attorno all'Arc de Triomphe sono stati caratterizzati dai soliti tentativi di fughe spenti però in men che non si dica dalle formazioni dei velocisti,e da una serie di cadute che ha coinvolto anche Kittel e Coquard;proprio a causa di questa caduta il tedesco della Etixx ha dovuto condurre un lungo e faticoso inseguimento che di fatto gli ha precluso le sue notevoli chanches allo sprint vinto poi come detto in maniera regale da Greipel su di un Sagan in rimonta.
Al termine della tappa consueta premiazione per tutte le classifiche del Tour e consegna della maglia gialla finale a Froome con Bardet secondo e Quintana terzo classificato.

Tour:Izaguirre solo a Morzine

L'ultima tappa alpina di questo Tour de France n°103 incorona l'iberico Ion Izaguirre della Movistar che al termine di una lunga fuga precede per distacco sul traguardo Pantano,Nibali ed Alaphilippe rendendo meno amara la grande boucle della formazione spagnola;nel gruppo maglia gialla tutto quieto come al solito eccetto la"bambola"che coglie Fabio Aru ai piedi dello Joux Plan costringendo alla resa il sardo ceh fiunge con oltre17' minuti all'arrivo.
Frazione come detto caratterizzata da una delle solite fughe che il team Sky lascia partire senza problemi,con l'Astana che conduce l'inseguimento nonostante ne faccia parte anche Nibali...gli attaccanti però accumulano vantaggio e quando sarebbe il momento di finalizzare il lavoro svolto dai compagni Aru ha una crisi dovuta alla fame e va alla deriva.
Chi aveva le forxe per attaccare era sicuramente Bardet,ma visto il divario da Froome e la seconda piazza agguantata il giorno prima in classifica,il giovane francese ha preferito starsene sulle sue complice anche la strada bagnata che lo avrebbe esposto ad inutili rischi;non pervenuto il sempre più enigmatico e misterioso Nairo Quintana che si è assicurato il terzo gradino del podio senza fare praticamente nulla.
Oggi classica passerella conclusiva sui Campi Elisi e terza incoronazione in giallo per Chris Froome che non ha dovuto nemmeno faticare troppo per assicurarsi la vittoria,complici gli avversari poco efficaci ed una squadra superlativa.

venerdì 22 luglio 2016

Tour:L'orgoglio di Bardet

Il Tour affronta la terz'ultima tappa con arrivo a Saint Gervais e vive la prima vittoria francese di questa edizione:a levare lo zero dalla casella dei trionfi transalpini è Romain Bardet che con un'impresa solitaria si aggiudica il traguardo finale facendo anche un balzo in classifica generale a causa delle molte cadute nel finale causate dall'asfalto bagnato.
Come al solito una lunga fuga ha caratterizzato la prima parte della frazione,ma l'Astana tiene in pugno la corsa per tentare la carta Aru e Nibali verso Saint Gervais:il sardo prova un paio di volte ad avvantaggiarsi ma negli ultimi metri cede qualcosa cosi come la maglia gialla Froome che a causa di una caduta è costretto ad affrontare tutta la salita finale con una bici non sua.
Alla vigilia dell'ultima tappa alpina che si concluderà a Morzine Froome conserva oltre 4' minuti di vantagio proprio su Bardet che a sua volta precede di poco Quintana:dal secondo al settimo posto tutto può ancora accadere specie se dovesse esserci brutto tempo come sembra nel finale di frazione;il problema è che nessuno a parte Bardet ha veramente osato rischiare qualcosa e tutti i cambiamenti di posizione sono stati causati dalle cadute o dalle conseguenze da esse provocate.
Chi ha ancora qualcosa da dare deve metterlo in strada nell'Alta Savoia,altrimenti la via che porterà a Parigi domenica potrebbe essere costellata di rimpianti.

giovedì 21 luglio 2016

Tour:La crono di Megeve chiude la contesa

La crono scalata che porta i corridori da Sallanches a Megeve doveva dire una parola importante per la vittoria di questo Tour,e cosi è stato tanto che già stasera si può dare quasi per certo il nuovo trionfo di Froome che si è aggiudicato la tappa contro il tempo:oramai solo la sfortuna e non certo gli avversari può impedirgli di salire sul gradino più alto del podio domenica a Parigi.
Una cronometro che ha visto il britannico primeggiare davanti allo specialista Dumoulin e ad uno splendido Fabio Aru che guadagna un posto in classifica e che con un pò di fortuna può ancora agguantare almeno una posizione tra i primi cinque:qualcuno di quelli che gli stanno davanti tipo Mollema e Yates non sono abituati a certe pressioni e potrebbero pagare nelle tappe di domani e venerdi.
Chi continua enormemente a deludere è invece Nairo Quintana che esce ridimensionato e di molto da questa edizione della corsa francese:chi si aspettava fosse lui il grande avversario di Froome ha dovuto bere sorsi amari perchè lo scalatore colombiano mai è stato in grado di impensierire l'uomo del Team Sky;in casa Movistar si dovranno rivedere molte cose per ritentare l'assalto alla maglia gialla anche se a parer mio Quintana è più adatto al Giro che non al Tour dove trova salite da velocità e non con pendenze impegnative.

mercoledì 20 luglio 2016

Tour:Il volo di Zakarin

Prima tappa alpina al Tour de France e vittoria insospettata quanto meritata per il russo della Katusha Ilnur Zakarin che spicca il volo sull'ultima salita arrivando al traguardo della diga di Embosson con quasi un minuto su Jairlinson Pantano,colombiano della Iam già vincitore domenica a Culoz.
I due animano una fuga che vedeva tra gli altri anche Majka,Sagan e Clement:all'attacco dell'ultima asperità di giornata uno scatto secco di Zkarin mette fine alla contesa ed incorona l'atleta russo che già seppe far suo il Romandia 2015 vincendo poi la tappa di Imola al Giro.
Sietro la sotita noia mortale allietata dalla vista del panorama davvero incantevole della Svizzera romanda:a 2 km dal traguardo si muove Richie Porte e provano a fare altrettanto Aru e Quintana ma le gambe non ci sono e quindi dopo essere stati ripresi,Froom escatta loro in faccia riprendendo Porte e consolidando il vantaggio nella generale.
Tra gli uomini di testa perdono contatto Mollema,Bardet e Yates dando di fatto via libera al keniano:domani sui 17 km della cronoscalata verso Saint Gervais Froome probabilmente darà il colpo di grazia anche a questo Tour de France.

martedì 19 luglio 2016

Il Tour sulle alpi

Il Tour de France dopo aver esaurito la seconda giornata di riposo si avvia alla conclusione ed alla parte più impegnativa affrontando le Alpi con Froome in maglia gialla e con gli inseguitori che paiono oramai rassegnati a lottare per il secondo posto.
Quattro frazioni che porteranno la carovana in giro per montagne in parte inedite che noon paiono però insormontabili per uno come Froome che può contare su di una vera e propria armata:per tentare di scalfire il potere Sky ci vorranno tanta forza nelle gambe e fantasia nelle testa,ovvero due elementi che finora sono mancati un pò a tutti.
In mezzo alle quattro frazioni decisive ci sarà anche una seconda cronometro che,pur essenso per la magior parte del suo sviluppo in salita,pare un'ulteriore elemento a favore del ciclista britannico;da notare che nessuna delle tappe da affrontare si avvicina nemmeno lontanamente ai 200 km,quindi servirà forse più esplosivita che non fondo per emergere.
Tutti si attendono di vedere un Quintana finalmente all'attacco,ma forse il colombiano avrà ancora timore di doversi arrendere al ritmo incalzante ed incessante che gli uomini in nero sono in grado di produrre:queste non sono le salite adatte ad uno scalatore,e se la stessa sfida avesse luogo al Giro l'esito potrebbe essere diverso...

lunedì 18 luglio 2016

Tour:Sagan cala il tris

E' ancora l'uomo in verde Peter Sagan a  mettere le proprie ruote davanti a quelle di tutto il gruppo sul traguardo elvetico di Berna:il portacolori della Tinkoff brucia al fotofinish il redivivo Alexander Kristoff  che dopo i successi in serie della scorsa primavera era scomparso dai radar del grande ciclismo.
Il successo dello slovacco campione del modo giunge al termine di una frazione vallonata che non presentava però particolari insidie ed infatti il gruppo maglia gialla è giunto compatto sotto lo striscione d'arrivo;una tappa in meno per Chris Froome verso il suo terzo alloro nella più conclamata corsa a tappe del mondo.

Fra i primi si rivede anche Fabian Cancellara che finora ha corso un Tour anonimo sempre rivolto alla protezione del capitano Bauke Mollema che non alla ricerca del successo personale se non nella tappa poi vinta da Cummings a Lac de Payolle:un segno importante nella sua città per Spartacus che con la cronometro olimpica chiuderà probabilmente la sua carriera ad alti livelli.
Domani riposo in terra elvetica,e quindi come già accadde la scorsa settimana ad Andorra il Tour si gode un'attimo di pausa fuori dai confini nazionali prima di lanciare il rush finale che attraverso le Alpi porterà la carovana gialla al gran finale sugli Champs Elysees

Tour:Il colombiano che non t'aspetti

La tappa sul Giura va ad un colombiano,ma non all'attesissimo e fin qui super deludente Nairo Quintana bensi al meno noto connazionale Pantano ceh sul traguardo di Culoz precede allo sprint il polacco Majka suo compagno di fuga.
La frazione vive sul tentativo di 30 atleti poi ridottisi a 12 nel corso delle verie ascese affrontate nella giornata:dopo l'attacco del Grand Colombier il gruppetto in fuga rimane in 12 da cui evadono Pantano e Majka poi ripresi da Reichenbach eVuillermoz;nel finale come detto i primi due dell'ordine d'arrivo prendono un leggero vantaggio che gli consente di giocarsi la vittoria di tappa.
Dietro agli uomini in fuga come prevedibile succede poco o nulla,con i soli Fabio Aru ed Alejandro Valverde impegnati in tentativi fatui ed irrilevanti ai fini del risultato finale:il leader Froome controlla agevolmente approcciandosi al giorno di riposo senza particolari ansie.
Domani  il Tour farà tappa in Svizzera prima di affrontare le Alpi che dovranno sancire o meno l'ennesimo trionfo annunciato del britannico:chi alla vigilia doveva metterlo in difficoltà o si è ritirato(Contador)o è andato lui stesso in crisi(Quintana)senza dare mai l'impressione di poter davvero impensierire l'uomo venuto dal Kenya.

sabato 16 luglio 2016

Tour:Ancora Cavendish nella noia

Nella tappa che incorona per la quarta volta il britannico Mark Cavendish come re degli sprinter,a farla da padrona è la noia che caratterizza una tappa quasi interamente pianeggiante che vede una fuga di quattro uomini che rimangono al comando per tantissimi chilometri prima di venire ripresi dal gruppo che sta preparando la volata.
E' questo un leit motiv ormai ricorrente al Tour,che in sede di presentazione promette sempre tanto ma che poi alla resa dei conti si dimostra più o meno sempre la stessa corsa che vive di qualche lampo isolato ma che in definitiva si caratterizza per una grande noia che coglie chi la segue davanti alla televisione aspettando qualche colpo di scena che non arriva.
Certamente la geografia francese non consente quei voli di fantasia che caratterizzano il Giro d'Italia,però è anche vero che gli organizzatori propongono fino allo sfinimento sempre le stesse tappe che prevedono bene o male sempre le stesse salite,speialmente sui Pirenei.
Sembra quasi impossibile che non si riesca a trovare quallche salita inedita o poco nota,magari da sistemare di comune accordo con le autorità transalpine per rendere la grande boucle più avvincente ed incerta:la stessa decisione di porre la cronometro di venerdi con al sabato un'insignificante tappa di pianura rende l'idea di quanto profondamente diverse siano la corsa francese e quella italiana.

Tour:La legge di Froome

Il giorno dopo il ridicolo epilogo della tappa del Mont Ventoux,in una Francia ancora sotto choc per la follia assassina che ha colpito ancora in quel di Nizza,il Tour affronta la prima delle due cronometro iniziali di quest'edizione e come era ampiamente previsto e preventivabile è calata sulla corsa gialla inesorabile la legge di Chris Froome che si piazza al secondo posto parziale sopravvanzato soltanto dallo specialista olandese Tom Dumoulin al secondo successo parziale.
Nella crono tra le gole dell'Ardeche il solo Mollema riesce a restare in linea di galleggiamento tra i big della generale scavalcando Yates e Quintana ed issandosi al secondo posto della classifica,mentre sia il giovane britannico della Orica che il colombiano della Movistar naufragano giungendo al traguardo con oltre due minuti di ritardo dalla maglia gialla.
Un Froome che ora può permettersi di controllare la corsa come più gli piace forte di vantaggi che si sono fatti decisamente consistenti e che potranno scemare soltanto a causa di un'eventuale crisi del capitano del team Sky o di attacchi che fossero portati in simultanea e da lontano,cosa peraltro ormai desueta nel ciclismo moderno se non ad appannaggio di Contador e Nibali.
Fabio Aru tenta di difendersi in un terreno che non è decisamente il suo ma alla fine paga dazio in maniera pesante con oltre 3' primi da Froome;per lui come per lo squalo l'obiettivo può ora essere quello di aggiudicarsi una tappa senza badare troppo ad una classifica che potrà regalargli al massimo un posto tra i primi dieci.

giovedì 14 luglio 2016

Tour:Figuraccia storica

Assurdo e clamoroso epilogo della tappa del 14 luglio,quella che originariamente doveva concludersi in cima al Mont Ventoux ma che poi è stata tagliata di 6 km a causa del forte vento che da giorni spira sulla montagna provenzale;a circa un chilometro dal traguardo,quando ormai gli uomini della fuga di inizio giornata erano giunti all'arrivo,una moto della televisione francese inchioda di colpo ostacolata forse da un'altro veicolo o dal pubblico troppo in mezzo alla strada venedo tamponata da Richie Porte,Bauke Mollema e Chris Froome che rano evasi dal gruppo:i tre cadono a terra rovinosamente e soltanto i primi due riescono a ripartire immediatamente.
La maglia gialla è costretta a salire correndo a piedi dato che la sua bici è distrutta ed all'orizzonrìte non si vedono ne la macchina tecnica ne l'ammiraglia Sky:quelle a cui assiste il pubblico in diretta mondiale sono immagini che mai si erano viste nella storia del ciclismo e gettano nel ridicolo più totale l'organizzazione del Tour de France.
Il povero Froome è costretto a fare decine e dcine di metri prima che gli venga passata una bici ch non è comunque della sua altezza:nuova corsa a piedi fin quando arriva finalmente la sua macchina che gli passa la bici per affrontare le ultime centinaia di metri;la tappa intanto è stata vinta dal belga De Gendt sul connazionale Pauwels che hanno preceduto lo spagnolo Navarro ed altri fuggitivi.
Nel dopo corsa esaminando l'accaduto la giuria annulla i distacchi maturati a causa dell'incidente lasciando quindi giustamente Froome in maglia gialla con un Nairo Quintana che si è staccato una volta che il britannico ha deciso di fare sul serio;sempre in zona top ten Fabio Aru che può ancora crescere nel corso della terza settimana.

mercoledì 13 luglio 2016

Tour:Il vento la fa da padrone

Nel giorno della seconda vittoria di tappa sa parte di Peter Sagan a tenere banco al Tour è il fattore vento:domani infatti si potrebbe anche non fare il Mont Ventoux dato che sul monte calvo spirano venti che sfiorano i 100 km/h,impedendone di fatto l'ascesa:ma vento che è stato il protagonista anche oggi creando una serie infinita di ventagli e favorendo la fuga decisiva di Sagan,Bodnar,Thomas e...Froome!!!
Si perchè ad una decina di chilometri dal traguardo imboccando una rotonda c'è stato l'allungo del campione del mondo seguito a ruota dal compagno di squadra Bodnar e dal duo Sky,con la maglia gialla che si è impegnata alla morte per portare a termine la fuga che gli ha consentito di guadagnare altri 14" sui rivali in classifica generale.
Un modo di correre totalmente inedito per il britannico che è stato accusato dai suoi detrattori di essere cinico e calcolatore,mentre finora in questo Tour ha dimostrato esattamente l'opposto attaccando in terreni in cui nessuno lo aspettava;cartellino giallo tendente all'arancione per Quintana e la Movistar che ancora una volta perdono l'attimo buono.
Domani dunque si tenterà di scalare il Ventoux condizioni meteo permettendo,e sarà interessante nel caso in cui la sclata si faccia vedere se finalmente il colombiano dallo sguardo impenetrabile tenterà quella sortita offensiva che finora è mancata;intanto con la vittoria odierna Sagan blinda sempre più la maglia verde che vuole portare fino a Parigi.

martedì 12 luglio 2016

Tour:La prima di Matthews

Il Tour si rimette in moto dopo il primo giorno di riposo e lo fa lasciando  Andorra attraverso il Port d'Envalira per dirigersi verso il traguardo di Revel:la vittoria va all'australiano Michael Matthews che dopo essere stato protagonista al Giro d'Italia riesce a mettere il proprio timbro per la prima volta in carriera anche sulle strade di Francia.
Frazione quella odierna che dopo la partenza in salita non prevedeva altre difficoltà altimetriche se non una cote di terza categoria a 7 km dal traguardo;se ne vanno in fuga in 14 scendendo dall'Envalira  e tra questi figurano grossi nomi quali Nibali,Van Avermaet,Sagan,Boasson-Hagen ed appunto Matthews che nel tentativo è accompaganto dai suoi scudieri Durdbridge ed Impey,il quale sarà fondamentale nel finale di tappa con i suoi scatti che costringono Sagan a reagire sempre sprecando molte energie.
Il gruppo abbozza una reazione che lo porta ad avere 4 minuti e mezzo di ritardo quando la fuga era salita anche oltre i 7,ma la mancanza di accordo tra le varie formazioni ed il fatto che si venisse da tre tappe di salita ha fatto si che il plotone mollasse dando il via libera definitivo ai fuggittivi:sul traguardo la volata viene vinta da Matthews su di un Sagan spossato per tutti gli inseguimenti che ha dovuto fare.
Domani altra frazione dedicata alle fughe o forse più probabilmente ad un'arrivo a ranchi compatti prima di andare ad affrontare giovei lo spauracchio Mont Ventoux che si dice sarà sferzato da un vento molto forte nel corso dell'ascesa.

lunedì 11 luglio 2016

Il Mont Ventoux

Nel primo giorno di riposo previsto dal Tour de France c'è tempo per dare un'ochiata a quello ch attende i corridori nei prossimi giorni,e subito salta all'occhio la tappa di giovedi 14 luglio,anniversario della presa della Bastiglia e quindi festa nazionale francese:in quel giorno la Grand Boucle scalerà il gigante della Provenza,ovvero il Mont Ventoux.
Il monte chhe si erge solitario nel sud della Francia è già stato teatro in più occasioni della corsa gialla,ed ospitato sulle sue rampe anche il dramma del britannico Simpson che vi mori a causa di un'arresto cardio-circolatorio dovuto alla stanchezza e all'uso di sostanze dopanti;una salita infinita che nell'ultima parte diventa micidiale a causa del vento contrario spesso molto forte e della totale assenza di vegetazione,da qui anche il soprannome di monte calvo.
Più volte scalato dal Tour de France di cui la prima nel 1951,ha fatto da scenario anche all'ultima sfida in bicicletta di Marco Pantani quando nel 2000 si trovò a rivaleggiare con Lance Armstrong fino agli ultimi tornanti che portano all'osservatorio astronomico;anche il cannibale Eddy Merckx assaggiò l'asprezza della montagna scoperta in qualche modo per primo da Francesco Petrarca.
Giovedi sulla probabile graticola del Ventoux assisteremo alla sfida non più rimandabile tra Chris Froome e Nairo Quintana:il gigante della Provenza ci dirà forse chi è il vero favorito per portare la maglia gialla a Parigi.

domenica 10 luglio 2016

Tour:Tanto rumore per nulla

Nel giorno del trionfo di Dumoulin ad Andorra Arcalis e del ritiro dalla Grande Boucle di Alberto Contador a causa delle ferite riportate nelle cadute dei primi giorni,in classifica generale succede poco o nulla:il tanto atteso scontro tra Froome e Quintana c'è stato solo in parte con il britannico che ha tentato qualche timido allungo negli ultimi km della salita finale ed il colombiano che si è sempre mantenuto sulla sua ruota.
Una tappa che a detta di molti doveva provocare sconvolgimenti in classifica generale e che invece è scivolata via con una lunga fuga di oltre 20 corridori tra cui appunto Dumoulin che dopo una serie di scatti e contro scatti è riuscito a piazzare l'allungo decisivo prima che sulla corsa si scatenasse il diluvio;alle sue spalle sono giunti ad uno ad uno gli ex compagni di fuga che hanno preceduto i pezzi grossi del plotone che hanno provato a darsi battaglia solo sulle ultime rampe.

Bene si sono comportati i vari Porte,Daniel Martin ed anche Yates mentre ha ceduto circa un minuto Fabio Aru forse provato dalla giornata di caldo intenso incontrata lungo il percorso;a sostenerlo nella sua prestazione un Vincenzo Nibali che lo ha pilotato fin sul traguardo di Arcalis cercando di sorreggerlo soprattutto dal punto di vista morale.
Infine una nota triste su Alberto Contador che aveva tentato anche un'allungo ad inizio frazione più per convincere se stesso forse che non perchè ne avesse le forze:ai -100 dall'arrivo però il madrileno è stato costretto all'abbandono a causa dei dolori che nel corso dei giorni non sono mai passati dopo le cadute delle prime due tappe.

Tour:il Froome che non t'aspetti

Prima vera tappa pirenaica la Tour de France e calma quasi piatta fino in cima al Peyresourde a parte la fuga di Pinot,Majka e Tony Martin che però abortisce i suoi effetti già ben prima dell'attacco all'ultima vetta di giornata;tutti si aspettavano gli attacchi di Quintana e Froome ma sono rimasti delusi,almeno in parte dallo svolgimento della frazione.
Dopo una prima ora di corsa a folle andatura,già sul Tourmalet si screma il plotone e sarà cosi per tutto il giorno grazie all'andatura sostenuta ed al ritmo imposto da Movistar e Sky,ma di veri attacchi nemmeno l'ombra a parte qualche effimero tentativo di allungo negli ultimi 2 km del Peyresourde;ed è proprio in cima all'ultimo gpm che succede quello che non pensi possa avvenire,ovvero l'allungo appena valicato il colle di Chris Froome che coglie letteralmente di sorpresa gli avversari.
Una folle andatura in discesa e posizioni aerodinamiche al limite dell'impossibile permettono al britannico della Sky di scavare un solco che era arrivato anche ai 25" secondi sul resto del gruppo prima del lieve recupero finale che non impedisce comunque al keniano bianco di andare a cogliere successo di tappa e maglia gialla in una maniera che nessuno aveva preventivato alla vigilia;da segnalare l'ingenuità di Quintana che per prendere una borraccia lascia a Froome quei dieci metri che si trasformeranno in una fuga vittoriosa sul traguardo di Bagneres de Luchon.
Oggi altra frazione pirenaica che porterà la carovana gialla dalla Catalogna ad Andorra attraverso altre salite  che sulla carta possono consentire a chi ha pagato ieri di poter recuperare,a patto di avere le gambe per tentare;potrebbe essere la giornata dell'orgoglio di Contador in ritardo anche ieri,o magari di Nibali che in fuga venerdi ieri ha mollato da subito giungendo ad oltre 25' minuti...

venerdì 8 luglio 2016

Tour:Crisi di Pinot nel giorno di Cummings

Nel giorno della crisi di Thibaut Pinot e dell'arco dell'ultimo chilometro che cade al passaggio della corsa,l'inglese Steve Cummings si aggiudica la sua seconda tappa in carriera al Tour de France:reduce di una fuga di 29 corridori in cui erano presenti tra gli altri Cancellara,Martin,Nibali ed addirittura la maglia gialla Van Avermaet,Cummings si invola nel tratto che precede la salita al Col d'Aspin e pian piano aumenta sempre più il vantaggio fino all'arrivo di Lac de Payolle.
Alle sue spalle Nibali tenta di reagire finchè a metà salita deve alzare bandiera bianca e lasciare via libera ai suoi avversari,mentre Van Avermaet stringe i denti e riesce ad aumentare il vantaggio in classifica sui diretti concorrenti;in gruppo andatura regolare ma ancora troppo veloce per un Thibaut Pinot che aveva fatto lavorare la sua squadra all'inizio dell'Aspin salvo poi staccarsi da oltre 30 corridori.
Qualche scatto in vista del gran premio della montagna e nulla più per quanto riguarda la lotta per la vittoria finale,mentre delle emozioni inattese e dicui tutti avrebbero fatto volentieri a meno si vivono all'ultimo chilometro quando l'arco con la flame rouge cade al passaggio degli atleti;rimane leggermente ferito il britannico Yates mentre il resto del plotone di testa viene in pratica stoppato:la giuria decide cosi di neutralizzare il tempo prendendo i riferimenti ai -3 km.
Oggi tappone che prevede Tourmalet e Peyresourde  con arrivo a Bagneres de Luchon:i big dovranno per forza di cose scoprirsi e vedremo cosi il primo confronto-scontro tra Froome,Quintana e gli altri favorite della Grande Boucle.

giovedì 7 luglio 2016

Tour:Ancora cannonball

Terza vittoria di tappa di un Mark Cavendish trasformato rispetto alle ultime stagioni:il portacolori della Dimension Data brucia allo sprint sul traguardo di Montauban Marcel Kittel che nelle ultime stagioni ne aveva usurpato il trono;vittoria quasi al fotofinish quando sembrava che il tedesco potesse farcela ad avere la meglio sul britannico che invece ha avuto un guizzo finale degno dei tempi d'oro.
Con questo ennesimo successo l'uomo dell'isola di Man si candida alla vittoria finale della maglia verde per la classifica a puntiin cui dovrà rivaleggiare con il campione del mondo Peter Sagan;al riguardo saranno decisive le montagne,cioè come sapranno i velocisti metabolizzarle ed uscirne con quelle energie che poi serviranno per gli altri traguardi a loro adatti.
Chiusa oggi la prima fase della corsa gialla.,da domani saranno i Pirenei a dirci come stanno veramente gli uomini candidati alla vittoria finale:fin qui non si sono avute particolari indicazioni al riguardo se non le cadute che hanno coinvolto Contador e l'incidente meccanico di Richie Porte;per il resto tutti sullo stesso piano a parte Nibali che ha chiarito sulla strada il fatto che è venuto al Tour per allenarsi e basta.
Ci sarà da vedere se Froome tenterà subito di mettere gli altri in fila con una delle sue celeberrime accelerate oppure starà sulle sue in attesa di qualche attacco avversario, e potrebbe essere Quintana l'uomo che glielo porterà  viste le caratteristiche del piccolo colombiano.

mercoledì 6 luglio 2016

Tour:L'assolo di Van Avermaet

Grande impresa del belga Greg Van Avermaet che vince in solitaria la quinta tappa del Tour de France,la prima che presentava salite di medio livello attraversando il Massiccio Centrale;il portacolori della Bmc ha preceduto il connazionale De Gendt a lungo in fuga con lui prima di cedere sulla penultima salita,ed il polacco Rafal Majka che ha a lungo inseguito in un gruppo di sei uomini.
Tappa caratterizzata dal primo grande caldo di questo Tour che ha messo a dura prova chi non era perfettamente preparato per afffrontare le insidiose salite odierne:uno dei primi nomi importanti a staccarsi è stato Nibali che ha ceduto non appena la Movistar di Quintana ha iniziato ad accelerare;buona la prestazione invece di Fabio Aru che ha mantenuto le ruote dei migliori anche quando Bardet ha provato ad allungare scollinando sull'ultimo colle di giornata.
Felicità alle stelle dunque per Van Avermaet che grazie a questa impresa va anche ad indossare la maglia gialla  che dunque si sfila dalle spalle di Peter Sagan che ha ceduto di schianto quando i giochi hanno iniziato a farsi duri;una doppia soddisfazione per il belga che aveva dovuto saltare le classiche del nord dopo una cadut al Giro delle Fiandre che gli aveva procurato la frattura della clavicola.
Prime schermaglie tra i grandi della classifica in attesa del weekend che proporrà tre tappe pirenaiche che diranno chi sarà l'uomo da battere a questo Tour de France prima di avviarsi al primo giorno di riposo previsto dal regolamento.

martedì 5 luglio 2016

Kittel,il ritorno del re

Va a Marcel Kittel una delle volate più incerte e combattute degli ultimi anni:il tedesco della Etixx Quick Step precede il francese Coquard e Peter Sagan al termine di uno sprint che ha decretato il vincitore solo al fotofinish visto che la differenza tra Kittel e Coquard è stata soltanto di pochissimi millimetri.
Torna dunque al successo l'uomo che alla vigilia veniva accreditato come il favorito delle volate ma che ha faticato e non poco nei primi traguardi di questo Tour,ed anche oggi il successo gli ha arriso per un pelo lungo un rettilineo in leggera ascesa che ha messo a dura prova le sue capacità di tenuta in sprint come questo.
Si conferma dunque un Giro di Francia aperto a più soluzioni almeno per quanto riguarda gli arrivi in volata,anche se mancano all'appello il campione tedesco Greipel e Kristoff che pare essersi infilato in un tunnel dal quale fatica ad uscire;dopo le vittorie in serie all'inizio della stagione il norvegese non ha più saputo ripetersi a quei livelli mentre per Greipel potrebbe trattarsi soltanto di una serie di coincidenze visto che nei giorni scorsi era presente nel momento clou.
Per quanto riguarda gli uomini di classifica,dopo gli incidenti meccanici e di strada che hanno coinvolto Porte e Contador tutto è filato via tranquillo a parte un rondò a 3.7 km dalla fine che ha rischiato di spezzare il gruppo lanciato in due tronconi.

lunedì 4 luglio 2016

Tour:bis di Cavendish

Il Tour arriva ad Angers ed a beffare tutti ci pensa ancora una volta Mark Cavendish che con un'entusiasmante colpo di reni batte sulla linea d'arrivo Andrè Greipel che aveva condotto in testa tutta la volata:non ha partecipato allo sprint Marcel Kittel che nell'ultimo chilometro si è perso con tutta  la sua squadra.
Il velocista britannico dunque concede il bis e lo fa davvero alla grande perchè sembrava che Greipel fosse insuperabile,invece sfruttando le conoscenze che gli vengono dalla pista l'uomo della Dimension Data ha saputo rinvenire quando pareva che ormai tutto fosse perduto.
E' stata una tappa caratterizzata da un ritmo insolitamente lento nella prima parte,tanto che il fuggitivo di giornata,il francese Fonseca ha potuto mantenere la testa della corsa abbastanza agevolmente fino al sopraggiungere dell'eterno Thomas Voeckler il quale si è comunque impegnatao in un impresa impossibile visto il tracciato e l'esiguo vantaggio.
Contrariamente ai giorni scorsi tutto bene per gli omini di classifica che hanno potuto godere di una frazione relativamente calma in cui far riposare la mente,parte del corpo sollecitata più di altre in questa prima settimana di Tour de France.

domenica 3 luglio 2016

Tour,la firma di Sagan

Si è corsa la seconda tappa del Tour de France che portava la carovana gialla Cherbourg,con un finale che bene si adattava agli uomini da classiche del nord;il favorito n°1 della vigilia era Peter Sagan ed il campione del mondo ha tenuto fede al pronostico regolando in volata il francese Alaphilippe che involontariamente ha finito con il tirargli la volata e lo spagnolo Valverde.
Tappa caratterizzata da una lunghissima fuga a cinque in cui la parte del leone la fa il belga Jesper Stuyven che se ne va sulla penultima cote e viene ripreso dal gruppo quando mancano ormai poco più di 500 metri al traguardo;azione di potenza e classe quella del giovane belga che già si era messo in luce nelle corse fiamminghe di primavera e di cui sentiremo ancora parlare.
Riportato sotto da un'eccellente Roman Kreuziger,Sagan molto furbescamente lascia credere ad Alaphilippe di essere al gancio per poi uscire negli ultimi 150 e bruciare il francese che scaglia con rabbia un pugno sul manubrio;a causa della bagarre finale sono vittime di un buco sia Vincenzo Nibali che Thibaut Pinot che accusano 11" secondi di ritardo all'arrivo.
Più complessa la situazione di Alberto Contador che giunge invece con oltre 40" secondi dal vincitore:lo spagnolo già vittima di una caduta ieri,incappa in un nuovo incidente oggi ed a causa del tormentato finale deve cedere ai rivali per la classifica generale un margine che inizia a farsi importante.

sabato 2 luglio 2016

Tour:Cavendish,buona la prima

E' di Mark Cavendish la prima volata al Tour de France:l'uomo dell'isola di Man brucia in volata i grandi rivali Kittel e Greipel e va ad indossare la prima maglia gialla di questa edizione;una volata caratterizzata da un caduta ai 300 metri dall'arrivo che però non ha coinvolto i primi della classe che erano già impegnati nello sprint.
Un successo inatteso visto che in questa stagione poche volte l'inglese era riuscito a mettere il naso fuori dal plotone,tanto da far pensare agli addetti ai lavori che ormai la sua parabola vincente fosse conclusa in favore di rivali più giovani o più affamati.
Il portacolori della Dimension Data dunque si ripropone ai massimi livelli nella prima tappa della Grand Boucle che ha visto anche un brutto capitombolo per Alberto Contador che però si è rialzato apparentemente senza conseguenze;un campanello d'allarme comunque che deve tenere sveglia l'attenzione di tutti i pretendenti alla vittoria finale in vista delle prossime tappe che presenteranno altri trabbocchetti.
Quanto a Cavendish una vittoria che da sicuramente morale all'ex campione del mondo in vista del proseguio della corsa a tappe francese e che magari lo invoglierà anche ad inseguire la maglia rossa di leader della classifica a punti.

Tour de France 2016

Sarà lo splendido scenario di Mont Saint Michel a fare da palcoscenico alla tappa inaugurale dell'edizione numero 103 del Tour de France:un'edizione che promette scintille tra gli uomini che vorranno far loro la Grande Boucle perchè a differenza del solito e finalmente in rottura con il passato,gli organizzatori hanno variato un percorso stantio e ripetitivo inserendo nuove salite inedite sulle alpi e cercando di movimentare anche tappe all'apparenza facili o destinate alle ruote veloci sulla carta.
Al via ci sono tutti i migliori interpreti delle gare a tappe ed il favorito della vigilia è manco a dirlo Chris Froome che ha avallato questo pronostico aggiudicandosi il Criterium del Delfinato nel mese di giugno,prova tradizionalmente propedeutica alla corsa in giallo:quasi allo stesso livello viene dato un Nairo Quintana che come sua abitudine ha preferito gli allenamenti sulle Ande al confronto diretto con i rivali sulle strade della Francia del sudest.
Leggermente sotto a questi due si staglia un'Alberto Contador che ha deciso di proseguire la carriera agonistica oltre questa stagione,ma che negli ultimi periodi mai ha dimostrato di poter stare davanti al britannico;dietro di loro ci sono poi i francesi d'assalto Pinot e Bardet,Fabio Aru all'esordio ed un Vincenzo Nibali che dopo il vittorioso Giro d'Italia si presenta in Francia per preparare le Olimpiadi e dare una mano al giovane compagno sardo,ma tenendo d'occhio comunque la classifica.
Ci aspettano dunque tre settimane di emozioni per una corsa che dovrebbe vivere i suoi momenti salienti in montagna,anche se ci sono comunque tre prove contro il tempo che peseranno sul risultato finale:in bocca al lupo a tutti i partecipanti e che vinca il migliore ed il più...onesto.