Il giorno dopo il ridicolo epilogo della tappa del Mont Ventoux,in una Francia ancora sotto choc per la follia assassina che ha colpito ancora in quel di Nizza,il Tour affronta la prima delle due cronometro iniziali di quest'edizione e come era ampiamente previsto e preventivabile è calata sulla corsa gialla inesorabile la legge di Chris Froome che si piazza al secondo posto parziale sopravvanzato soltanto dallo specialista olandese Tom Dumoulin al secondo successo parziale.
Nella crono tra le gole dell'Ardeche il solo Mollema riesce a restare in linea di galleggiamento tra i big della generale scavalcando Yates e Quintana ed issandosi al secondo posto della classifica,mentre sia il giovane britannico della Orica che il colombiano della Movistar naufragano giungendo al traguardo con oltre due minuti di ritardo dalla maglia gialla.
Un Froome che ora può permettersi di controllare la corsa come più gli piace forte di vantaggi che si sono fatti decisamente consistenti e che potranno scemare soltanto a causa di un'eventuale crisi del capitano del team Sky o di attacchi che fossero portati in simultanea e da lontano,cosa peraltro ormai desueta nel ciclismo moderno se non ad appannaggio di Contador e Nibali.
Fabio Aru tenta di difendersi in un terreno che non è decisamente il suo ma alla fine paga dazio in maniera pesante con oltre 3' primi da Froome;per lui come per lo squalo l'obiettivo può ora essere quello di aggiudicarsi una tappa senza badare troppo ad una classifica che potrà regalargli al massimo un posto tra i primi dieci.
Nella crono tra le gole dell'Ardeche il solo Mollema riesce a restare in linea di galleggiamento tra i big della generale scavalcando Yates e Quintana ed issandosi al secondo posto della classifica,mentre sia il giovane britannico della Orica che il colombiano della Movistar naufragano giungendo al traguardo con oltre due minuti di ritardo dalla maglia gialla.
Un Froome che ora può permettersi di controllare la corsa come più gli piace forte di vantaggi che si sono fatti decisamente consistenti e che potranno scemare soltanto a causa di un'eventuale crisi del capitano del team Sky o di attacchi che fossero portati in simultanea e da lontano,cosa peraltro ormai desueta nel ciclismo moderno se non ad appannaggio di Contador e Nibali.
Fabio Aru tenta di difendersi in un terreno che non è decisamente il suo ma alla fine paga dazio in maniera pesante con oltre 3' primi da Froome;per lui come per lo squalo l'obiettivo può ora essere quello di aggiudicarsi una tappa senza badare troppo ad una classifica che potrà regalargli al massimo un posto tra i primi dieci.
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